Se non sei su Internet, non esisti!

Se non sei su Internet, non esisti!

“… Se non sei su internet, non esisti! ….. ma se poi esisti male, è ancora peggio, sei condannato per sempre”

“…. Anche se nella rete ci sei, questo ti da però la certezza di esistere? Ma poi per chi esisti?…. .. ti aiuta a essere veramente te stesso? A esporre quello che nella vita reale non riesci a dire?”

Questo commento emerge da un dibattito tra ragazzi e docente in Emily 06, un romanzo a 12 mani, scritto con modalità condivisa durante il lockdown della primavera 2020. Questo è un tema fondamentale che colpisce molte persone contemporanee, ma soprattutto le nuove generazioni.

L’esistenzialità in passato è sempre stata concretizzata o nel fare per sopravvivere o in un pensare e sentire in cui la scienza e la tecnica, erano intrinsecamente intrise di filosofia e spiritualità.

Oggi è diverso. Nel mondo occidentale non esiste più la necessità di sopravvivenza se non in porzioni minori della società, ma al contempo non esiste neppure la formazione filosofica e spirituale che l’uomo libero del passato aveva come istinto e come dovere.

In realtà lo spostamento dal bisogno di sopravvivenza alla libertà dal necessario vitale alla libertà della coscienza, ha perso il valore dell’intuito, dell’affettivo, dell’onirico, dell’interiore, sbilanciando la cultura e l’attenzione sul sensoriale, sul materiale, sul razionale, sul computabile, sull’esteriore.

Si è perso il valore del sentire, perdendo anche quella facoltà dell’intuire l’altro, partecipando “dall’interno” al mondo che ci circonda, soprattutto quello delle relazioni umane, ma non ultimo anche quello della natura, del macrocosmo  e del trascendente.

#Emily06 – Ragazzi nella Rete – Curcio Editore

Il libro #Emily06 – Ragazzi nella Rete nasce dall’incontro di sei professionisti (uno psichiatra, un magistrato, un giudice onorario, una psicologa, una preside, una specialista della reputazione on line), ciascuno impegnato, nel proprio settore, a incontrare giovani adolescenti intrappolati nel proprio disagio affettivo e relazionale, fuggiti nella rete digitale, dove poi finiscono ora come naufraghi, ora come pirati. Arricchito dalle illustrazioni dell’artista Rita Fagiani, già illustratrice di fumetti Marvel comics, il testo vuole toccare il cuore dei giovani, denunciando la crisi della relazione umana e sociale e l’eccessiva distanza tra le generazioni e tra i giovani e le istituzioni.
Relazioni affettive e interpersonali che deludono e feriscono, trovano nel romanzo una risonanza in un uso improprio della rete e nelle violenze che il mondo virtuale scatena. Giulio, Lorenzo, Ginevra, Alessandro (con Dave, l’intelligenza artificiale suo mentore), Pino e Lucia, sono i sei adolescenti protagonisti impegnati, ciascuno secondo la propria prospettiva e storia, dapprima, a gestire individualmente la sofferenza e ad essere coinvolti in vie di uscita abusanti e, poi, ad accedere a soluzioni comuni del proprio disagio, all’interno di una rete più alta, salvifica, non più digitale, quanto umana. La prima risposta sarà l’amicizia, poi la famiglia, poi la scuola e il teatro. Il dominio del “Re”, boss della scuola e del quartiere, si trova quindi dissolto dalle tante “Bocche” dei diversi personaggi, che trovano, nello spazio teatrale prima e nella vita poi, la possibilità di esprimersi liberamente e di sentirsi finalmente compresi per quello che sono. Il processo minorile è infine il luogo in cui i protagonisti convergono, ove tutto si scioglie e, a sua volta, ricompone, consegnando protagonisti rigenerati ai lettori. Il giudice minorile è la voce finale empatica, che rilanciando una sintesi di tutte le parole distorte, dialoga con il disagio, trasformando così il processo in un’occasione di crescita e rinascita. La rete umana è la vera rete che salva, attraverso una riorganizzazione e una ridefinizione delle relazioni interpersonali.
La forma narrativa è quella di un romanzo di azione e suspense, nel quale gli elementi e di riflessione, sotto il profilo psicologico, giuridico, pedagogico, scolastico, comunicativo e tecnico informatico, si incastonano nel quotidiano della vita dei personaggi.
E’ un grande lavoro di responsabilità sociale che denota l’urgenza di intervenire per sostenere lo sviluppo nelle nuove generazioni delle competenze in ambito relazionale, cooperativo creativo e di auto gestione della propria affettività, fornendo loro anche l’appropriata formazione ad un uso corretto del digitale. Il web usato male diviene uno strumento attraverso il quale i sentimenti non sono riconosciuti meglio, ma si trovano invece distorti e l’immaginario manipolato, attraverso un virtuale creato da uno smartphone. Da qui si generano i presupposti psicologici e giuridici dell’abuso e della violenza.
Gli autori hanno lavorato con impegno e passione a questo testo, cercando di stare dalla parte dei ragazzi, ma senza trascurare il punto di vista degli adulti. L’obiettivo è di arrivare al cuore di tutti, ma soprattutto di suscitare nei ragazzi la loro profonda intuitività ed intelligenza creativa, parlando al contempo anche al mondo dei “grandi”, genitori, insegnanti e adulti in generale, per aiutarli a comprendere, a sentirsi coraggiosamente dentro certi eventi. Soprattutto gli adulti devono “esserci”, ognuno nel proprio ruolo e con le proprie competenze, nel comprendere l’affettività dei giovani e nel sostenere la loro autonomia di crescita.
Il libro si rivolge ad un pubblico di adolescenti, ma è un ausilio prezioso per genitori, insegnanti, docenti e professionisti del settore psicoeducativo. L’integrazione di competenze specifiche relative ai contenuti, oltre che della comunicazione, ne garantisce la risonanza mediatica e la forte visibilità.
La prefazione del libro è a cura di Caterina Chinnici, Onorevole ed Europarlamentare.


Il libro è acquisibile online